Grande attesa per l'86ª edizione della cerimonia degli Oscar, che si terrà questa notte al Dolby Theatre di Los Angeles.
Ma la storia dell'Academy Award inizia il 16 maggio 1929, quando il presidente dell'Academy of Motion Picture Arts and Sciences (AMPAS) Douglas Fairbanks e il direttore William C. DeMille, assegnarono - in un party privato per 270 invitati, nella Blossom Room del Roosevelt Hotel di Hollywood - le prime statuette per la produzione della stagione 1927-28.
Il nome ufficiale della statuetta dorata è Academy Award of Merit. Fu disegnata da Cedric Gibbons, realizzata in bronzo dallo scultore George Stanley, rivestita in oro a 10 carati da Alex Smith e raffigura un uomo con in mano una spada da crociato in piedi sulla bobina di un film.
Vi sono varie versioni su come venne coniato il nomignolo "Oscar". Secondo la più accreditata, esso originò da un'esclamazione di Margaret Herrick (un'impiegata all'Academy of Motion Picture Arts and Sciences) la quale, vedendo la statuetta sopra un tavolo, esclamò: «Assomiglia proprio a mio zio Oscar!»
Le categorie di premiazione (riflettendo i mutamenti espressivi e tecnici del cinema) avrebbero subito numerosi aggiustamenti nel corso degli anni. Anche il procedimento per la designazione dei candidati e dei vincitori stabilito nella prima edizione sarebbe stato presto sostituito.
Resta comunque il giudizio professionale "tra pari", che costituisce proprio il principio ispiratore del premio. Venne enunciato per la prima volta alla cerimonia della seconda edizione, dall'allora presidente dell'Academy, W.C. DeMille.
Oggi la statuetta è placcata in oro 24 carati (ma durante gli anni della II guerra mondiale è stata di gesso dipinto), è alta 35 centimetri e ha un valore commerciale (circa 300$); i vincitori sono invitati a non venderla; tutt'al più, restituirla all'Academy.
Alcune statuette sono però finite sul mercato: nel 2001 Steven Spielberg ha acquistato l'Oscar di Bette Davis per 578 mila dollari e l'ha restituito all'Accademy e Michael Jackson nel 1999 ha pagato oltre un milione di dollari per l'Oscar di David O. Selznick vinto per "Via col vento".
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