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venerdì 8 agosto 2014

Van Gogh al Palazzo Reale di Milano


"Van Gogh - L'uomo e la terra".  Dopo 62 anni, Milano torna ad ospitare - dal 18 ottobre 2014 all'8 marzo 2015 al Palazzo Reale - le opere di uno degli artisti più famosi al mondo.

Il lavoro di Kathleen Adler (curatrice della mostra, esperta del periodo impressionista, nonché autrice di significative monografie) e del comitato composto da alcuni tra i più noti e riconosciuti esperti di Van Gogh e della pittura del periodo,  ha permesso di costruire un percorso che accompagnerà il visitatore attraverso oltre 50 opere, alla scoperta di tele già note e di altre mai viste prima, per comprendere ed esplorare il complesso rapporto tra uomo e natura, tra fatica e bellezza, attraverso il drammatico percorso dell’esistenza di Van Gogh.


In un’epoca in cui la maggior parte degli artisti rivolgeva lo sguardo al paesaggio urbano, frutto dell’industrializzazione europea della fine del XIX secolo, Van Gogh sposta la sua attenzione verso il paesaggio rurale e il mondo contadino.

La vita e le mansioni della tradizione agreste diventano per lui materia di studio, considerando questa come soggetto dalla nobile e sacra accezione e i lavoratori della terra figure eroiche e gloriose: dai primi disegni realizzati in Olanda fino agli ultimi capolavori dipinti nei pressi di Arles, Van Gogh esprime la propria affinità verso gli umili, immedesimandosi con loro e rappresentando il loro dignitoso contegno.


Il corpus centrale della mostra è costituito da opere provenienti dal Kröller-Müller Museum di Otterlo, a cui si aggiungono lavori provenienti dal Van Gogh Museum di Amsterdam, dal Museo Soumaya-Fundación Carlos Slim di Città del Messico, dal Centraal Museum di Utrecht e da collezioni private normalmente inaccessibili.
Tra i capolavori concessi dal Kröller-Müller Museum alla mostra milanese troviamo L’autoritratto del 1887, il Ritratto di Joseph Roulin e Paesaggio con covoni di grano e luna crescente del 1889, Vista di Saintes Marie de la Mer del 1888 e i molti disegni.

L’esposizione godrà di una mise en scène d’eccezione: l’archistar giapponese Kengo Kuma, curerà il progetto di allestimento della mostra.


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