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venerdì 10 gennaio 2014

"Il potere dello sguardo": l'opera di Michelangelo ritratta da Aurelio Amendola


Firenze, Museo delle Cappelle Medicee
Fino al 15 marzo 2014, per quello che rappresenta il primo momento espositivo dell’anno in onore del maestro del Rinascimento - il prossimo 18 febbraio ricorrono infatti i 450 anni dalla morte di Michelangelo Buonarroti - il fotografo d'arte Aurelio Amendola espone 23 fotografie in bianco e nero - tutte stampate in grandi dimensioni - raffiguranti le sculture della Sagrestia Nuova di San Lorenzo, il David e i Prigioni
Il percorso espositivo presenta un primo gruppo di 15 immagini nella parte centrale della Cripta delle Cappelle Medicee, un secondo gruppo (quattro bellissime immagini del David) è collocato nella tribunetta di destra dove si trovano le sepolture di Cosimo I de’ Medici e di alcuni suoi familiari, mentre una terza sezione, con due fotografie dei Prigioni, è nella tribunetta opposta, dove riposano Ferdinando I, la moglie e due figli.

Inoltre, due grandi immagini sono esposte nella Cappellina di destra della Sagrestia Nuova e raffigurano alcuni particolari dei disegni murali presenti nella “stanza segreta” dove si crede Michelangelo si nascondesse per qualche tempo durante l’assedio di Firenze, nel 1530. Insieme a queste, il Coronamento metallico (disegnato dallo stesso Michelangelo) che una volta si trovava nella parte superiore della lanterna, sopra la stessa Sagrestia.
Scrive il Soprintendente per il Polo Museale Fiorentino, Cristina Acidini, nel testo introduttivo alla mostra: "...Toccare con gli occhi, ecco una prima seppur confusamente espressa sensazione che le fotografie di Amendola mi suggeriscono, nel guardarle e riguardarle ogni volta come se fosse la prima”.

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