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mercoledì 8 febbraio 2017

Leonardo e il Volo. Il Codice originale ed un’esperienza in 3D a Roma

 
Per la prima volta a Roma - ai Musei Capitolini fino al 17 aprile 2017 - il “Codice sul volo degli uccelli”, il manoscritto dove Leonardo scrisse e illustrò i suoi studi sul volo, elaborando una vera e propria scienza, attraverso la quale progettò le sue macchine volanti.
Il codice leonardesco è composto da 18 carte e due copertine. Oltre alle osservazioni sul volo degli uccelli, le sue pagine contengono spiegazioni su come coniare medaglie e preparare i colori. Le pagine scritte sono accompagnate da un insieme di accurati disegni: volatili (il nibbio è l’uccello più rappresentato), figure geometriche, disegni meccanici e architettonici.
Il Codice è esposto in un clima box appositamente realizzato che, mantenendo la corretta conservazione, consente tuttavia ai visitatori di ammirarlo nella sua completezza. Le apparecchiature multimediali touchscreen permettono di “sfogliarlo” e "navigarlo" virtualmente, in alta risoluzione e di “leggerlo” grazie alla trascrizione in italiano e in inglese. Arricchiscono l’esposizione alcune copie anastatiche del Codice (come la preziosa edizione francese di fine Ottocento) provenienti anch’esse dalla Biblioteca Reale di Torino.
L’Istituto TeCIP della Scuola Universitaria Superiore Sant'Anna di Pisa, partnership nell'organizzazione della mostra, ha messo a disposizione del pubblico contenuti multimediali appositamente realizzati per l’allestimento e immagini tridimensionali  (3D). Le immagini ad alto impatto emozionale accompagnano il visitatore, come in un viaggio, tra le geniali intuizioni del maestro toscano.
Accompagna l'esposizione anche una installazione dell'Agenzia Spaziale Italiana che ripercorre le maggiori tappe del volo umano e robotico nello spazio.

Curiosità sulle pagine del Codice: alla carta 10V sembra celarsi un autoritratto leonardesco. Fu il giornalista scientifico Piero Angela, in occasione di un’esposizione delle opere di Leonardo alla Reggia della Venaria Reale di Torino, ad evidenziarne la notevole somiglianza con il più famoso Autoritratto. 

Riferimenti da:
http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Eventi/visualizza_asset.html_483283038.html  

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