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sabato 5 settembre 2015

In mostra a Trento "L’Europa in guerra. Tracce del secolo breve"


Ultimo week-end al Castello del Buonconsiglio di Trento per la mostra dedicata al primo conflitto mondiale intitolata “L’Europa in guerra. Tracce del secolo breve”, con oltre 200 opere che raccontano le vicende del primo conflitto mondiale. 
In mostra dipinti, disegni, incisioni, diari, lettere e documenti.
Risultato di una ricerca e una rappresentazione fuori da ogni retorica, fuori dalle banalità celebrative, questa mostra mette in scena tragedie e lutti della guerra, indagando le cause e gli interessi che hanno scatenato il conflitto, le condizioni di assoggettamento di contadini e operai morti a milioni nella guerra mondiale e dà conto delle ribellioni: quella grande e riuscita in Russia con la rivoluzione bolscevica, quella fallita nel gennaio 1919 del sollevamento spartachista e quelle individuali, soprattutto evidenti nell’ampia scelta di “lettere censurate” dai fondi dell’Archivio Centrale di Stato.


La mostra è suddivisa in tre sezioni. La prima racconta il cuore sanguinante della guerra: i soldati nelle trincee, il panorama di morti sui campi di battaglia e nello spazio martoriato tra opposte trincee, tra filo spinato e cadaveri impigliati ai cavalli di Frisia. 
Nella seconda sala si trovano gli artisti delle opposizioni alla guerra e della ribellione e infine nella terza si indaga la religiosità e la devozione popolare durante il conflitto. 
Sono presenti opere di Dix, Grosz, Kollwitz, Sironi, Sartorio, Balla, Viani, Brass, Lugli, Salvarani, Quarenghi, Depero, Scalarini, Helios Gagliardo, Mura e decine di altri artisti. La ricerca critica e la scelta delle opere indagano nello “shock” che la guerra determina nell’arte accademica e “alta” e sugli stessi furori interventisti. 


La mostra apre il drammatico capitolo di “arte di guerra” e allarga il discorso alle espressioni e alle arti “basse” - di artigiani, contadini e operai di trincea - alzando sulle pareti vicino ai grandi artisti presenti ex-voto, arti popolari, oggetti e l’immaginario fantastico di quella religiosità estrema, popolare e barbarica, a cui ricorrono sulla soglia della morte i soldati al fronte.
La rassegna, curata da Piero del Giudice, è realizzata nell'ambito delle iniziative nazionali per il Centenario.

riferimenti da:
http://www.traccedelsecolobreve.com/

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