Fino all'11 marzo le Sale Palatine della Galleria Sabauda - nel complesso dei Musei Reali di Torino - ospitano la mostra "Piranesi. La fabbrica dell'utopia".
Con una scelta espositiva di 93 opere - provenienti dalla Fondazione Giorgio Cini, dalle collezioni del Museo di Roma di Palazzo Braschi e dalla Galleria Sabauda - è data piena illustrazione alla variegata attività di Giovan Battista Piranesi (1720-1778), il grande incisore e architetto votato alla riscoperta dell’archeologia, che applicò la matrice vedutistica della propria formazione veneta a una immediata passione per le grandiose rovine di Roma, dove si trasferì nel 1740.
La sua vastissima produzione acquafortistica, caratterizzata da visioni prospettiche scenograficamente esasperate e da violenti effetti luministici, ne fecero uno degli artisti di maggior successo.
La mostra è curata da Luigi Ficacci e Simonetta Tozzi e presenta un’ampia selezione delle opere più significative di Piranesi, straordinario incisore all’acquaforte e figura centrale per la cultura figurativa del Settecento europeo.
Il percorso espositivo propone le grandi Vedute di Roma - dalle amplificate prospettive architettoniche - i fantasiosi Capricci eseguiti ancora sotto l’influsso di Tiepolo, le celeberrime e suggestive visioni della serie delle Carceri. Un immaginario di grande impatto emotivo sulla cultura del tempo, protrattosi fino ai giorni nostri coinvolgendo arte, letteratura, teoria e pratica architettonica, fino alla moderna cinematografia.
Sono inoltre esposte (provenienti dalla Fondazione Cini) le realizzazioni tridimensionali di alcune invenzioni piranesiane mai realizzate e ricavate dal ricchissimo repertorio delle "Diverse Maniere di adornare i Cammini" (1769) o di alcuni pezzi antichi, riprodotti e divulgati da Piranesi nella serie dei "Vasi candelabri cippi sarcofagi tripodi" (1778), come il celeberrimo tripode del Tempio di Iside a Pompei, vero e proprio masterpiece dell’arredo neoclassico e Impero.
E' infine creata, grazie al contributo e alla tecnologia del Laboratorio di Robotica Percettiva (Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa) una sala “immersiva” delle celebri prigioni piranesiane rese in versione tridimensionale, in cui si potrà rivivere tutto il fascino di queste visioni fantastiche e irreali, che sono ormai divenute un vero e proprio caposaldo del nostro immaginario collettivo.
A completamento della rassegna accurate e artistiche restituzioni fotografiche dell’unica, effettiva realizzazione architettonica lasciataci da Piranesi, la chiesa di S. Maria del Priorato, in un gruppo di opere appositamente realizzate dal fotografo Andrea Jemolo.
Riferimenti da:
Nessun commento:
Posta un commento