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Visualizzazione post con etichetta Basilica Palladiana. Mostra tutti i post
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venerdì 6 marzo 2015

Tutankhamon, Caravaggio, Van Gogh. In mostra a Vicenza


Fino al 2 giugno 2015 la Basilica Palladiana ospita la mostra "Tutankhamon, Caravaggio, Van Gogh. La sera e i notturni dagli Egizi al Novecento": 113 opere dedicate al tema della notte e provenienti da 30 musei internazionali.
L'esposizione è ideata e curata da Marco Goldin ed è suddivisa in 6 sezioni di carattere tematico (e non cronologico) che si sviluppano in 14 sale dedicate all'antico Egitto e ai capolavori dal Cinquecento al Novecento di grandi maestri: Van Gogh, Caravaggio, Rembrandt, El Greco, Tiziano, Monet, Gauguin, Matisse, Munch, Cézanne, Bacon, Rubens, Turner, Friedrich, Corot, Klee, Hopper, per citarne alcuni.


In tutta la prima parte "La notte segue il fiume. Gli Egizi e il lungo viaggio", gli elementi vengono esposti sotto un vasto cielo stellato, in un allestimento che simula le immense notti del deserto.
La seconda sezione "Figure sul limitare della vita. Da una finestra viene la notte", vede, nella sua parte più ampia, il racconto soprattutto della vita di Cristo, nei momenti in cui essa è ambientata nella sera e nella notte. 
La terza sezione "Il bianco e il nero della notte. Una mano incide una lastra", è contenuta nel numero delle opere (in tutto 16) ma offre alcuni tra i capolavori della storia dell’incisione, con la scelta di concentrarsi su un artista del Seicento, Rembrandt ed uno del Settecento, Piranesi.


La quarta sezione "Di lune e di stelle. E di tramonti prima. Il secolo della natura mentre viene sera", è sostanzialmente tutta dedicata alla pittura ottocentesca. Tempo nel quale il gusto romantico vede nel sentimento notturno il suo raggiungimento più pieno e più alto.
La quinta sezione "Sere e notti del Novecento. Il cielo e lo spirito", è dedicata ad alcune delle esperienze più affascinanti soprattutto del secondo Novecento e particolarmente in ambito astratto.


La sesta e ultima sezione "In queste sere e notti ci si perde. La mostra in una stanza", vuole restituire il senso finale dell’esposizione, legandolo alla storia dell’uomo dentro le luci serali e notturne.

RIFERIMENTI DA:

domenica 5 agosto 2012

Basilica Palladiana: dopo il restauro, la mostra “Raffaello verso Picasso”

Dopo 5 anni di restauri il monumento simbolo della città sarà nuovamente aperto al pubblico: dal 6 ottobre 2012 al 20 gennaio 2013 la Basilica Palladiana di Vicenza ospiterà la mostra intitolata “Raffaello verso Picasso - Storie di sguardi, volti e figure”.
Divisa in quattro sezioni tematiche - “Il sentimento religioso”, “La nobiltà del ritratto”, “Il ritratto quotidiano” e “Lo sguardo inquieto” - la mostra contiene un centinaio quadri che raccontano la storia del ritratto e della figura dal '400 alla fine del '900. 
Il titolo - un po fuorviante - vuole alludere a quel processo di trasformazione e continua ridefinizione che la figura ha dovuto subire, dall’ideale perfezione (Raffaello), fino ai postumi del disfacimento (Bacon e oltre). 
Dal Rinascimento al Manierismo, dal Barocco al Classicismo, dal Romanticismo al Realismo, all’Impressionismo alle Avanguardie storiche del primo Novecento, fino a giungere per l’appunto alle testimonianze più recenti di Francis Bacon, Lucian Freud, Andrew Wyeth o Antonio Lopez Garcia.
Un'evoluzione raccontata attraverso i nomi più celebri dell’intera storia dell’arte: Raffaello, Botticelli, Mantegna, Bellini, Giorgione, Tiziano, Dürer, Rubens, Caravaggio, Van Dyck, Rembrandt, Velázquez, El Greco, Goya, Tiepolo; gli impressionisti da Manet a Van Gogh, da Monet a Cézanne a Gauguin; i grandi pittori del XX secolo Munch, Picasso, Matisse, Modigliani, Giacometti, Bacon, Freud. 
Questi solo alcuni dei grandi artisti le cui opere giungeranno da tutto il mondo.

I lavori di restauro della Basilica Palladiana hanno avuto inizio nel 2007. 
Particolare attenzione è stata rivolta alla messa in sicurezza del monumento in tutte le sue parti ed in special modo della volta che, purtroppo, era stata distrutta dai bombardamenti durante la II guerra mondiale.
Sono stati rimossi gli archi portanti - riedificati subito dopo il conflitto mondiale in pesante cemento armato - e sostituiti con degli altri archi realizzati in legno lamellare, di gran lunga più leggero e adatto all’edificio. Pulite ed irrobustite anche le facciate e migliorata l'illuminazione. 
Un lavoro imponente che è andato ben oltre l'anno preventivato, con un costo totale del restauro che si aggira intorno ai 15 milioni di euro.

RIFERIMENTI DA:
http://www.comune.vicenza.it/vicenza/manifestazioni/mostre.php/66900