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sabato 1 marzo 2014

La scultura. Giacometti a Roma


Fino al 25 maggio, all’interno delle sale della Galleria Borghese, la mostra "Giacometti. La Scultura".
Curata da Anna Coliva (direttrice della Galleria Borghese) e da Christian Klemm (illustre studioso dell’opera e realizzatore delle monografie più importanti sull’artista), l'esposizione racconta (attraverso 40 opere) l'artista - visionario, onirico e surrealista - e la sua opera in dialogo con i capolavori presenti alla Galleria, per fornire un accurato panorama dei modi in cui è stato interpretato il concetto di "statua" nelle varie epoche storiche. 


Confrontare la tragicità della scultura moderna con la classicità del passato è dettata da una riflessione sulla poetica di Giacometti, fortemente emblematica di un secolo che ha visto grandi sconvolgimenti politici, storici e culturali.
Tra le opere esposte Femme qui marche II (1936, Collezione Peggy Guggenheim, Venezia), Buste de Diego (1954, Centre Pompidou, Parigi) e Femme de Venise V (1956, Collezione Privata) e un interessante nucleo di disegni.


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martedì 26 novembre 2013

Vassily Kandinsky. A Milano la collezione dal Centre Pompidou di Parigi


Al Palazzo Reale di Milano - dal 17 dicembre 2013 al 4 maggio 2014 - l’importante retrospettiva dedicata all’artista russo Vassily Kandinsky.
La mostra presenta oltre 100 opere provenienti dal Museo Centre Pompidou di Parigi, che ripercorrono le tappe della vita dell'artista che segnò l'evoluzione più significativa della storia della pittura del Novecento.
Spazia dalle prime esperienze in Russia, alla progressiva semplificazione e stilizzazione delle forme; dall’esperienza al Bauhaus di Weimar, fino agli anni '30
Il percorso espositivo è suddiviso in tre categorie, denominate con espressioni tipiche del linguaggio musicale: Impressioni (che comprende quadri nei quali è ancora visibile l’impressione diretta della natura esteriore); Improvvisazioni (opere che presentano un’aggregazione di segni senza alcun ordine, nate improvvisamente dall’intimo e inconsciamente) e Composizioni (in cui l’artista partecipa cosciente alle loro costruzione).


Considerato il principale esponente dell’astrattismo e impegnato nel movimento espressionista, Kandinsky sviluppò una propria teoria per combinare le varie forme del lavoro creativo (pittura, musica, arti popolari, disegni di bambini) colmando le tradizionali divisioni artistiche di periodi e scuole di pensiero diverse. 

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