Roma, Chiostro del Bramante.
Fino al 10 giugno la grande rassegna (inaugurata il 16 marzo) dedicata a Joan Miró (1893-1983), inconfondibile artista delle avanguardie europee.
Le 80 opere ricostruiscono l'intero percorso del maestro catalano, con una particolare attenzione al periodo tra il 1956 e il 1983, anni in cui Mirò visse a Mallorca.
Tra i capolavori esposti, gli olii "Donna nella via" (1973) e "Senza titolo" (1978), il bronzo "Donna" (1967); gli schizzi, tra cui quello per la decorazione murale per la Harkness Commons-Harvard University.
Lo scultore Alberto Giacometti (1901-1966) così descrisse uno dei maggiori esponenti del surrealismo: “Miró era la grande libertà. Qualcosa di più aereo, di più libero, di più leggero di tutto quanto avessi visto. In un certo senso era assolutamente perfetto.
Mirò non poteva fare un punto senza farlo cadere nel punto giusto.
Lui era talmente pittore che gli bastava lasciar cadere tre macchie di colore sulla tela perché essa esistesse e costituisse un quadro”.
La mostra - in collaborazione con Fundació Pilar i Joan Miró - è prodotta e organizzata da Arthemisia Group, 24 ORE Cultura e DART Chiostro del Bramante e gode del patrocinio dell’Ambasciata di Spagna.
Negli spazi espositivi è stato ricreato integralmente lo studio (con tutti gli oggetti e gli strumenti originali) dove l'artista ha realizzato i suoi capolavori.
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