Fino al 18 febbraio 2018, al Palazzo Reale di Milano, le opere di Henri de Toulouse-Lautrec (1864-1901) in una grande mostra monografica che ne evidenzierà l’intero percorso artistico e i tratti di straordinaria modernità.
Il progetto espositivo, articolato in sezioni tematiche, mira a far comprendere il fascino e l’importanza artistica del pittore bohémien che - senza aderire mai a una scuola - seppe costruire un nuovo e provocatorio realismo, sintesi estrema di forma, colore e movimento.
L’evoluzione stilistica dell’autore, di origine aristocratica ma testimone della Parigi dei bassifondi e delle case chiuse, verrà delineata in tutte le sue fasi di maturazione, dalla pittura alla grafica, con particolare riguardo per la sua profonda conoscenza delle stampe giapponesi e per la passione verso la fotografia.
La mostra - a cura di Danièle Devynck (direttrice del Museo Toulouse-Lautrec di Albi) e di Claudia Zevi - comprende 250 opere, di cui 35 dipinti, litografie, acqueforti e la serie completa di tutti i 22 manifesti realizzati dall’artista ‘maledetto’, provenienti dal Musée Toulouse-Lautrec di Albi e da importanti musei e collezioni internazionali come la Tate Modern di Londra, la National Gallery of Art di Washington, il Museo Puškin di Mosca, il Museum of Fine Arts di Houston, il MASP (Museu de Arte di San Paolo), e la Bibliotheque Nationale de France di Parigi (per non citare che i principali prestatori) e da diverse storiche collezioni private.
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