Translate ...

lunedì 12 dicembre 2011

Privilegi e coraggio


Rigore, sviluppo, equità. Queste le tre parole ribadite più volte da Mario Monti e divenute una sorta di incipit  della sua manovra.  Tempi troppo brevi e situazione troppo grave: che sarebbero stati sacrifici (per i soliti noti) si era capito. 
Ma l'idea (già da tempo "infidamente" insinuatasi in alcuni) che questa crisi potesse diventare un'occasione per il cambiamento di un sistema che ha svilito merito ed onestà, premiando servilismo e adulazione, bèh, quest'idea ha rotto gli argini.  
Ma non è così semplice far "contribuire" anche le varie "caste" ed iniziare a scalfire finalmente vecchi e nuovi privilegi: chi li ha serra i ranghi (le parole responsabilità, esempio, sacrificio, non credo siano nel loro vocabolario). 
E mentre i parlamentari rivendicano la loro autonomia nella gestione dei trattamenti economici e la chiesa fa intravedere una blanda possibilità di "discussione" sull'Ici, il tempo scorre e chi ha bisogno di "fare cassa" adesso, di tempo non ne ha.
Se è vero che i provvedimenti della manovra devono obbligatoriamente ottenere l'approvazione in Parlamento (cioè dai nostri deputati e senatori...) è altrettanto vero che un po di coraggio in più - nei confronti di coloro che in questi anni hanno sguazzato nei privilegi -  non guasterebbe.

Nessun commento:

Posta un commento