A Milano - fino all' 8 Settembre - le sale di Palazzo Reale ospitano 120 opere di straordinaria bellezza di Amedeo Modigliani e degli artisti che vissero e dipinsero a Montparnasse agli inizi del ‘900; gli "anni folli" che fecero di questo quartiere un centro culturale di avanguardia.
La mostra presenta i dipinti della collezione del mecenate Jonas Netter - senza il quale probabilmente l'opera di Modigliani e degli altri non avrebbe mai raggiunto la notorietà - ed offre al pubblico la scoperta di un vero e proprio spaccato della Parigi del tempo con tele di Soutine, Utrillo, Valadon, Kisling.
Ma il protagonista è proprio Modigliani che nella sua opera è riuscito a fondere la cultura del movimento dei Macchiaioli toscani con le più ardite sperimentazioni di Toulouse-Lautrec e Cézanne, dando vita ad uno stile originale e raffinato.
Considerato tra i maggiori artisti del XX secolo, Modigliani condusse una vita che incarna la leggenda dell'artista maledetto: poverissimo, malato, dedito all'alcol e alle droghe, con un'esistenza travagliata, fino alla tragica morte avvenuta all'età di 37 anni.
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