Translate ...

Visualizzazione post con etichetta viaggi. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta viaggi. Mostra tutti i post

martedì 1 maggio 2018

Nizza: cosa vedere

Arrivare a Nizza in treno ha il suo perché. Dopo Genova si costeggia il mare: lì a pochi metri oppure a strapiombo. Poi ... eccomi a Nizza. 
Cosa vedere? C'è solo l'imbarazzo: Place Messena, la Promenade du Paillon, il museo di Matisse, la città vecchia, il parco del Castello, Villa Messena ... 
A me piace camminare. Girovagando a piedi molto spesso si incontrano particolari (riportati o meno sulle tante guide) che catturano l'attenzione. In fondo un viaggio è anche la scoperta di ciò che ti emoziona. 
E a Nizza non si può che iniziare dal mare, quindi Promenade des Anglais, dove lo si può osservare passeggiando oppure sedendosi su panchine e seggioline rivolte proprio nella sua direzione. Per non parlare dei tanti caffè e restaurants.
Se si ha un po' più di tempo si può partire dal Porto (dove si trova la chiesa di Notre Dame du Port), percorrere il lungomare (Quai Rauba Capeau, splendidamente affacciato sulla costa rocciosa e poi Quai des Etas-Unit, che lambisce la città vecchia) ed arrivare così ad imboccare la Promenade dal suo inizio.
Sulla Promenade è impossibile non notare lo storico hotel Negrescou (uno dei simboli della città) ed anche la particolarità di alcuni edifici. Come il Palais de la Mediterranée: costruito alla fine degli anni venti e ristrutturato nel 1934 ha subito diverse traversie fino alla demolizione; ma sono state salvate le facciate, divenute "Monumento storico" e "Patrimonio del XX secolo" nel 1989.
Particolarità architettoniche si ritrovano in diversi quartieri, ad esempio a "Musiciens" - dove la maggior parte delle strade portano il nome di famosi musicisti e compositori (Verdi, Rossini) - che è probabilmente il più emblematico esempio dell'architettura della Belle Epoque a Nizza (1860-1914).
Imperdibile la Cattedrale Ortodossa Russa di San Nicolas e Santa Alessandra che è la più grande chiesa ortodossa in Europa al di fuori dei confini della Russia. E' magnifica, sia all'esterno che all'interno, dove si ammirano rari esemplari di Icone
Fu costruita nel 1912 grazie all'apporto dello zar Nicola II ed il progetto della chiesa si rifà alla cattedrale di San Basilio di Mosca.
L'ingresso è gratuito. C'è anche la possibilità di una visita guidata che comprende, oltre al tempio, la visita della cappella dedicata allo zarevic Nicolas. Costa 10 euro (e secondo me li vale; la signora parlava un francese monto chiaro ed è stata altrettanto accurata nelle descrizioni e disponibile nel rispondere a tutte le domande). 
Poi c'è la città vecchia (vieux-ville), un dedalo di viuzze con trattorie e negozietti più o meno caratteristici, il mercato (con la rue da la Boucherie), il pregiatissimo Palazzo Lascaris (costruito nel 1665, sfoggia soffitti, dipinti e decorazioni del XVII e XVIII secolo), il museo del Vino, il famoso mercato dei fiori
Sempre in città vecchia si trova la Cattedrale di S.te Reparate. Fu costruita tra il 1650 ed il 1699 ma la facciata venne edificata in stile barocco tra 1825 e il 1830 seguendo l'originario progetto secentesco. Fu invece realizzata nella seconda metà del XVII secolo - e si ispira al barocco genovese  - la fastosa decorazione in stucco dell'interno.  
Se si vuole un un punto di osservazione straordinario, niente di meglio della Collina del Castello. E' il nucleo di antica origine: il castello non esiste più e neanche la famosa Cittadella (distrutta nel 1705), ma restano alcune rovine; c'è uno splendido parco e la cascata artificiale costruita nel 1885. 
La collina separa la zona del porto dalla lunghissima promenade: uno splendido panorama di una città sempre bella, anche con la pioggia.

lunedì 10 luglio 2017

Visitare Trieste - Cosa vedere

 
Trieste - definita spesso città mitteleuropea - deve alla sua posizione ed alla sua storia il suo carattere multiculturale. 
E' una città di mare, di confine. Ma anche elegante e riservata. Questo aspetto contraddittorio è racchiuso in quella "scontrosa grazia" così ben descritta da Umberto Saba nella poesia a lei dedicata.
Trieste offre davvero tanto.
La magnifica piazza dell’Unità d’Italia - una delle più grandi piazze d’Europa ad affacciarsi sul mare - con il Molo Audace ed con i suoi palazzi in stile neoclassico e viennese: il palazzo del Governo (ex palazzo della Luogotenenza austriaca e ora sede della Prefettura) splendido per la sua balconata rivestita di mosaici in vetro di Murano e pietra bianca; il Palazzo Stratti col suo storico caffè degli Specchi; il Municipio (sovrastato dalla torre campanaria) e la fontana dei Continenti; l'ex palazzo Pitteri, oggi sede della Regione.
Non mancano le testimonianze storiche di epoca più antica, come l'Arco di Riccardo (I sec.  d.C.) ed il Teatro romano (II sec. d.C.). 
Centro del nucleo storico della città è la trecentesca Cattedrale di San Giusto, con i suoi mosaici, lo splendido rosone gotico e il campanile. Poco distante si trova la fortezza-museo del Castello di San Giusto.
Notevole è la chiesa della comunità serbo-ortodossa, il tempio della Santissima Trinità e di San Spiridione
Piccolo, ma molto interessante il Museo dedicato a James Joyce ed Italo Svevo.
Imperdibile il Castello di Miramare (ed il circostante Parco) ideato e costruito per volere dell'arciduca d'Austria Massimiliano d'Asburgo-Lorena (poi imperatore del Messico), per farne la residenza da condividere con la moglie Carlotta del Belgio.


Il castello presenta ancora gli arredi originali ed è una testimonianza della storia (se si vuole romantica ed un po' triste) dei proprietari.
Una visita meritano anche i caffè storici, locali dal fascino retrò frequentati in passato da poeti e scrittori quali James Joyce, Italo Svevo, Umberto Saba ed autentico simbolo (ancora attualissimo) della passione triestina per il caffè. 

foto by Mayflower014

lunedì 5 giugno 2017

New York City Tour

New York. Incredibile, bellissima e grande. Tanto grande.
Tante le cose che colpiscono e non sono solo architetture e luoghi, ma anche suoni.
Per vedere tutto quello che di interessante può offrire, spesso non basta il tempo di cui solitamente dispone chi riesce a farci una vacanza. Ma anche se breve, un piccolo tour non guasta mai!

   
Il primo insediamento europeo risale al 1613, quando i colonizzatori olandesi fondarono un insediamento per il commercio delle pellicce nella zona meridionale dell'isola di Manhattan (che venne acquistata per 24 dollari).

La città ha diversi edifici architettonicamente degni di nota, disegnati in una vasta gamma di stili e progettati in tempi che vanno dal 1656 fino al moderno One World Trade Center (il grattacielo costruito a Ground Zero a Lower Manhattan).

domenica 19 febbraio 2017

Visita a Saragozza


Saragozza è una delle grandi città monumentali della Spagna e rispecchia il susseguirsi di civiltà diverse.      
Colonia romana (con il nome di Caesaraugusta) di cui restano diverse testimonianze, diventa un importante centro con gli Arabi, (che la chiamano Saraquṣta). Conquistata da Alfonso I d’Aragona divenne il centro della vita politica dello Stato aragonese-catalano. Oggi è il capoluogo dell’Aragona. 

Tra le principali attrattive:
La Cattedrale del Salvador racchiude una mescolanza di stili - dal gotico al mudejar, al barocco - che la rende una delle più importanti ed affascinanti strutture architettoniche da visitare. Al suo interno anche il Museo Capitolare e il Museo degli Arazzi.
La Basilica di Nuestra Señora del Pilar, uno dei luoghi di culto più importanti della Spagna. Nella sua struttura barocca custodisce importanti opere, tra le quali spicca l’affresco di Francisco Goya che decora la volta e la cupola.
Palazzo dell’Aljafería, una delle più grandi testimonianze lasciate dall’architettura musulmana. In essa si sono incastonate tutte le modifiche apportate nel corso dei secoli.
Museo di Saragozza è stato sede dell’Esposizione Universale Ispano-Francese del 1908.
La Lonja, nasce dall'idea di uno spazio in cui i mercanti potessero svolgere le loro attività. Ha come particolarità che la divisione esterna dei piani, non corrisponde all’organizzazione dello spazio interno, dato da un unico salone con navate separate da colonne e stupende volte stellate.
Il Museo Goya, allestito all'interno della casa di Jerónimo Cósida (un edificio rinascimentale del XVI secolo) custodisce più di 800 opere.

martedì 20 maggio 2014

Altri luoghi ... Granada

Alhambra
 

È la fortezza-palazzo che, fra il XIII e il XIV secolo, gli ultimi principi musulmani della Spagna - i Naṣridi o Banū 'l-Aḥmar (1232-1491) - costruirono sul colle che domina da levante la città di Granada, dove già prima esistevano la cittadella (l'Alcázaba, in arabo al-Qaṣbah) e il muro di cinta.
Il nome deriva dalla parola araba al-Ḥamrā'  "la rossa" - che si trova applicata a palazzi e reggie anche in altre parti del mondo musulmano - e si riferisce al colore in origine rossastro delle mura della cittadella, fatte in gran parte con terra battuta.
L'opera fu iniziata da Muḥammad ibn Yūsuf al-Aḥmar e continuata dai suoi successori.


Quasi ognuno di questi ha aggiunto al palazzo qualche elemento nuovo, sia costruendo nuove sale o nuovi edifici, sia profondendo nelle parti già costruite quelle mirabili decorazioni (sia delle pareti che dei soffitti), che forma ancora oggi la bellezza maggiore dell'Alhambra. Una delle decorazioni, che quasi potrebbe dirsi particolare dell'Alhambra, è l'iscrizione "Lā ghālib illā Allāh" (non v'è altro vincitore che Dio".
Distinguere l'opera di ciascun sovrano non è facile, sia perché l'unico elemento che possa aiutare nella determinazione sono le iscrizioni sparse sulle mura interne ed esterne della cittadella e del palazzo (ma tali iscrizioni possono riferirsi alla decorazione in se, ma anche alla costruzione delle singole parti) sia perché non piccola parte di quella che era l'Alhambra quando l'ultimo dei principi Naṣridi dovette abbandonarla, è andata distrutta (diverse le cause: dalle pompose costruzioni di Carlo V, a un'esplosione di polvere nel 1591, all'occupazione francese del 1812 e non ultima, l'abbandono e l'incuria di molti secoli).


A fianco dell'Alhambra si trova il Generalife, un complesso architettonico costituito da una villa con giardini e pensato come luogo di riposo. Dal 1984 è stato dichiarato Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. 
Le origini del Generalife risalgono al XII secolo, poi rimaneggiato da Abu I-Walid Isma'il; in origine non aveva accesso diretto al complesso dell’Alhambra, seppure inserito nel perimetro della città musulmana. L’ingresso principale si trovava in corrispondenza dell’attuale Cuesta de Los Chinos, attraversato il fiume Darro. 
L’aspetto attuale rispetta ancora gli elementi originari, ma nel 1931 sono stati realizzati nuovi ingressi e nuovi sentieri, frutto del sapiente lavoro dell’architetto Prieto Moreno. L’uso di ciottoli, fontane, prati fioriti, assieme alle vedute panoramiche, fa riferimento alla tradizione araba di Granada, con molti luoghi intimi e accoglienti adatti alla contemplazione.


RIFERIMENTI DA:
http://www.treccani.it/enciclopedia/alhambra_(Enciclopedia_Italiana)/

martedì 30 aprile 2013

"Altri luoghi ..." - Parigi


Fontanelle Wallace

Nel 1872 gli acquedotti di Parigi sono ridotti uno sfacelo e procurarsi l'acqua è sempre più difficile. 
Il ricco filantropo inglese, Richard Wallace, decide di regalare alla città delle fontanelle in ghisa. Il disegno iniziale pare sia opera dello stesso Wallace, ma la supervisione è dello scultore Charles-Auguste Lebourg: 4 figure femminili (Semplicità, Temperanza, Carità e Bontà) con un capitello appoggiato sulla testa, sorreggono il tamburo di una cupola decorata con volute barocche.
In origine dalla cupola pendeva una catenella a cui era legato un bicchiere. Comprensibili ragioni sono alla base della loro sparizione! 


Le Passe-muraille

L’attraversa-muri (passe-muraille) è una scultura realizzata da Jean Marais nel 1989; una tra le più curiose (ma anche apprezzate) della città.
Si ispira alla novella “Le passe-muraille” (1943) di Marcel Aymé, che racconta la storia di un modesto impiegato che scopre di avere la capacità di passare attraverso i muri. Decide, allora, di utilizzare questo potere per vendicarsi delle umiliazioni subite e rendere la vita impossibile al suo capo.
L’attraversa-muri (passe-muraille) resterà però intrappolato a causa dell’amore: dopo una notte di passione, il protagonista resta bloccato nel muro che sta cercando di attraversare.
La scultura si trova a Montmartre, a place Marcel Aymé angolo rue Norvin. L'autore ha vissuto proprio in questa via ed anche Monsieur Dutilleul (l’eroe della novella) abitava a Montmartre.