Utilizzando la tecnica degli "origami", un gruppo di ricercatori dall'Istituto Wyss dell'Università di Harvard, ha realizzato un nano-robot con filamenti di DNA ripiegati.
In pratica funge da contenitore ed è in grado di riconoscere le cellule ed interagire con i ricettori presenti. Un passo importante, quindi per i dispositivi intelligenti in grado di somministrare i farmaci in modo preciso.
Fino ad oggi è stato sperimentato su due tipi di cellule cancerogene, inducendole al "suicidio".
Donald Ingber, del Wyss Institute, ha dichiarato: "Questo lavoro rappresenta un importante passo avanti nel campo delle nanobiotecnologie, in quanto dimostra la capacità di sfruttare i progressi recenti nel campo degli origami di DNA - sperimentato dai ricercatori di tutto il mondo - per far fronte ad una sfida reale, vale a dire uccidere le cellule tumorali con elevata specificità".
La ricerca è stata pubblicata su Science.
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